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Raccontare la blockchain. EZ Lab, dal crowdfunding allo spazio

Da una campagna di crowdfunding al debutto nella space economy: per EZ Lab Blockchain Solutions, Pmi innovativa tra le pioniere della tecnologia blockchain in Italia, il 2020 è stato un anno da ricordare per una serie di importanti traguardi raggiunti nonostante l’emergenza sanitaria e le sue drammatiche conseguenze. In questo percorso di crescita la comunicazione, unita all’innovazione e alla tecnologia, ha giocato un ruolo strategico, dimostrandosi un fattore di accelerazione delle relazioni e delle opportunità di business.

Iniziamo dal principio. Alla fine del 2019 EZ Lab, fondata a Padova nel 2014, è una realtà consolidata nel suo settore: ha già realizzato circa 40 progetti di tracciabilità tramite blockchain su filiere agroalimentari e ha sperimentato l’applicazione di questa tecnologia in altri ambiti tra cui il 5G, grazie ad un progetto avviato a L’Aquila con Wind Tre e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Per supportare adeguatamente questa crescita, decide di lanciare una campagna di equity crowdfunding, sostenuta da una forte attività di comunicazione.

Costruire un messaggio semplice

«Ci siamo affidati a Blum per accompagnare il lancio della campagna – racconta Massimo Morbiato, Ceo e fondatore di EZ Lab –. La blockchain è un settore in rapida espansione applicabile non solo al settore agroalimentare. I campi di utilizzo di questa tecnologia, infatti, sono potenzialmente infiniti. La nostra prima esigenza comunicativa era quella di costruire un messaggio semplice e comprensibile, che riassumesse il valore aggiunto del nostro business e i nostri piani di sviluppo».

«Il nostro mestiere è creare fiducia condivisa. In un mondo digitale la fiducia è la nuova moneta»: è questa frase, pronunciata da Morbiato in chiusura del video di lancio della campagna di equity crowdfunding, a fare da leitmotiv a tutte le attività di comunicazione dei mesi successivi. Il video viene pubblicato in rete il 18 febbraio, negli stessi giorni in cui l’Italia diviene l’epicentro della pandemia da Covid-19.

Il lancio del video è accompagnato da un primo comunicato stampa che, annunciando l’avvio della campagna, racconta una storia emblematica – e fino ad allora inedita – di applicazione della blockchain a un prodotto molto noto, il Pomodoro Pachino. La notizia infatti è l’accordo stretto da EZ Lab, attraverso il suo partner locale TechNrgy srl, e il Consorzio di tutela del Pomodoro di Pachino IGP. I produttori del celebre frutto rosso siciliano possono ora utilizzare AgriOpenData, piattaforma digitale proprietaria sviluppata da EZ Lab, per registrare in modo immutabile tutte le informazioni della filiera, a tutela di un’eccellenza del Made in Italy tra le «vittime eccellenti» della contraffazione. Tutti dati che ora diventano a portata di smartphone, tramite un QR code stampato sulle confezioni.

Comunicare la versatilità delle soluzioni

La storia ottiene un buon riscontro sulla stampa del settore agroalimentare e generalista. Insieme al lavoro del team di EZ Lab, composto da professionisti del mondo dell’informatica, agronomi, legal business manager, business development advisor ed esperti di marketing e web reputation, contribuisce a far circolare la notizia della campagna, che in pochi giorni supera i 100 mila euro di raccolta. Questo primo traguardo è l’oggetto di un secondo comunicato, indirizzato ai media verticali che coprono l’economia e la tecnologia. La strategia prosegue con l’obiettivo di mostrare la versatilità delle soluzioni proposte dalla Pmi innovativa, adattabili ai settori più diversi.

Sanità, real estate, credito e cotone

EZ Lab corre veloce e sa cogliere un’opportunità e l’esigenza dovuta all’emergenza sanitaria mettendo a disposizione il suo know how al partner del settore medicale AB Analitica, con sede a Padova, assieme al quale avvia la sperimentazione della tracciabilità dei kit diagnostici Covid-19. In maggio altri due comunicati stampa rafforzano l’immagine di una realtà in continuo movimento: il primo parla della nascita di RElabs, prima joint venture verticale specializzata in soluzioni blockchain per il Real Estate, nata da un accordo con REinventi; il secondo racconta il progetto BPPB Winechain, avviato dalla Banca Popolare di Puglia e Basilicata con tecnologia EZ Lab per certificare la filiera vinicola di un produttore della provincia di Brindisi.

In giugno la campagna si conclude con un successo: la raccolta va in overfunding del 337%, con ben 329 nuovi soci che credono nel progetto e investono complessivamente 742 mila euro, ben oltre il target fissato a 500 mila. Per EZ Lab si apre una nuova fase, segnata da una crescente proiezione internazionale: accanto a una sede già attiva nel cuore della Silicon Valley, ne viene avviata una nuova presso l’incubatore Innovact a Reims, in Francia. Un nuovo progetto, annunciato nel mese di settembre, porta Morbiato ed EZ Lab fino al Tagikistan: qui hanno sede le piantagioni di cotone e gli stabilimenti di trasformazione di Carrera Jeans, storico marchio tessile che con il progetto “Made in Block” adotta il concetto di filiera trasparente.

SmartAgrisat, il progetto che convince l’ESA

A conclusione del 2020 una nuova azione comunicativa, quasi a chiudere il cerchio, torna a proiettare EZ Lab verso una platea informativa generalista. La notizia questa volta unisce la terra e il cielo. La Pmi con base a Padova è infatti l’unica realtà italiana ad aver vinto il bando Aspire with ESA, lanciato nei mesi scorsi dall’Agenzia Spaziale Europea. SmartAgrisat, il progetto co-finanziato, parte dall’utilizzo delle fotografie messe a disposizione da satelliti come il Sentinel2, che producono immagini ad altissima risoluzione, per elaborare mappe dettagliate sullo stato vegetativo delle piante, sulle loro necessità fisiologiche, sull’umidità del suolo e sulle aree soggette a stress idrici. Questi dati vengono poi inviati ai singoli agricoltori attraverso connessioni veloci (anche in 5G) e sicure, garantite dalla tecnologia blockchain, integrata nella piattaforma. Di nuovo, l’utilizzo di un supporto video – questa volta con il linguaggio dell’infografica – si rivela un’ulteriore carta vincente per favorire la circolazione della notizia dai canali delle agenzie ai media, al pubblico.

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