it
IT

Deep Tech. La quarta onda d’innovazione protagonista al SIF di Venezia

Un nuovo approccio per sviluppare soluzioni innovative e dirompenti alle principali sfide di sostenibilità: il Deep Tech è la quarta onda d’innovazione, un’opportunità unica di ripensare le fondamenta del business, grazie alla sua capacità di moltiplicare a una velocità senza precedenti le opzioni per risolvere i maggiori problemi dell’umanità. Tra i suoi ambiti di applicazione ci sono la space economy, il carbon removal, il future farming, il quantum computing, nuovi modelli di finanziamento.

Sarà questo il focus della settima edizione di SIF – Strategy Innovation Forum, l’unico think tank italiano in materia di innovazione strategica, che si terrà l’8 e 9 settembre al Campus Economico San Giobbe (per partecipare registrarsi qui), sia in presenza che in diretta streaming (link diretta 8 settembre / link diretta 9 settembre), e che vede Blum tra i media partner.

Il forum coinvolge imprenditori, manager, professionisti, accademici e policy maker per creare e diffondere conoscenza e relazioni, a favore della trasformazione del sistema imprenditoriale. In questa edizione SIF ospita inoltre i VeniSIA Days, per raccogliere attorno a questi temi la community di innovatori di VeniSIA – Venice Sustainability Innovation Accelerator, l’acceleratore di innovazione sulla sostenibilità che ambisce a fare di Venezia “la più antica città del futuro” (ne abbiamo parlato qui in occasione del suo lancio).

«Un impatto pari a quello di Internet»

«Il Deep Tech è la quarta onda d’innovazione ed è potenzialmente in grado di avere un impatto sul business e sulla società pari o superiore a quello creato dall’avvento di Internet» commenta il professor Carlo Bagnoli, direttore scientifico del progetto VeniSIA.

«Essa può essere cavalcata, data la vocazione manifatturiera del sistema produttivo italiano, in quanto allarga il focus dal mondo digitale (solo bit) a quello fisico (bit e atomi). Il Deep Tech, inoltre, è guidato da un problema e non da una tecnologia. Risulta così molto più efficace per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Onu e dal New Green Deal approvato dalla Ue. Anche alla luce dei fondi messi a disposizione dal Next Generation Eu, il Deep Tech risulta un’opportunità imperdibile per le imprese italiane al fine di riagganciarsi in corsa al treno dell’innovazione per la sostenibilità».

Dal Future Computing all’Atomic Renaissance

Il Deep Tech amplia esponenzialmente l’abilità e responsabilità umane di agire per cambiare il mondo – il 97% delle imprese con un approccio Deep Tech contribuiscono al raggiungimento di almeno uno degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (o SDG) individuati dall’ONU nell’Agenda 2030.

Dal Future Computing al Future Farming, dal Carbon Removal all’Atomic Renaissance, fino alla Space Economy: è ampio il perimetro di applicazione della quarta onda d’innovazione, come ampie e concrete sono le opportunità di sviluppare soluzioni innovative e rivoluzionarie alle principali sfide (non solo) di sostenibilità presenti e future.

A questo link tutte le informazioni e il programma di SIF 2022.

Nella foto: Carlo Bagnoli

Roberto Rafaschieri

Cosa possiamo fare per te?
Scrivi a segreteria@blum.vision o usa il form qui sotto.
Parliamone