La newsletter di Blum
#16   •   martedì 6 Dicembre 2022

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Cosa troveremo sotto l’albero di Natale nel mondo tech? Il 2022 si sta chiudendo in modo schizofrenico.

Da un lato segnali cupi: dal crac di FTX alle aziende tecnologiche che lasciano a casa migliaia di dipendenti, dalla condanna di Elizabeth Holmes per truffa fino, si parva licet, al fallimento della startup italiana Kellify e alle accuse di evasione rivolte al seguitissimo youtuber Cicciogamer.

Dall’altro numeri brillanti: le startup italiane hanno superato i 2 miliardi di investimenti raccolti, con un’accelerazione incredibile negli ultimi tre anni, la milanese Bending Spoons compra un unicorno americano come Evernote, nascono nuovi fondi di investimento come Unruly Capital di Stefano Bernardi.

Nel podcast blumers di dicembre, che potete ascoltare ai link qui sopra, Luca Barbieri prova a dare una risposta, affidandosi alle parole di Alec Ross, ex consigliere tecnologico di Hillary Clinton e di Obama che ha scelto di vivere in Italia. Le big tech sono ancora potentissime e sono dominate da giovani brillanti ma non saggi, ha spiegato di recente. In Italia e in Europa, invece, possiamo essere innovativi ma anche saggi, secondo Alec Ross, ma solo se la smetteremo di fare l’arbitro tra Cina e Stati Uniti. Anche perché l’arbitro non vince mai.

Dalla newsroom di Blum, due approfondimenti sull’ecosistema del nostro paese: la celebrazione dei primi 10 anni dello Startup Act voluto dall’allora ministro Corrado Passera e il bilancio decisamente positivo degli investimenti in startup italiane nel 2022.

Infine, ecco i consigli di lettura del team di Blum. Scrolling Infinito è un libro (che è anche un sito) scritto da Andrea Girolami, pieno di consigli su come creare contenuti efficaci online.

Un altro libro, Inferno digitale del giornalista francese Guillaume Pitron, mette il dito in una delle piaghe della rete: internet è complice del riscaldamento globale.

Brian Chesky, fondatore di Airbnb, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Giulia Cimpanelli in cui afferma che la sharing economy è tutt’altro che morta.

Dopo l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk, è in corso un lento esodo di utenti verso altre piattaforme: l’astrofisico Marco Castellani racconta perché ha scelto Mastodon, social network non profit che è parte di una federazione di siti e servizi autogestiti che prende il nome di fediverso.

Buon ascolto, buona lettura, e… a te e famiglia!

Oltre 2 miliardi

L’anno record per gli investimenti in startup italiane

Si chiude un biennio da incorniciare per l’innovazione italiana. Dopo l’abbattimento, nel 2021, della soglia del miliardo di euro di investimenti, il 2022 conferma e accentua il trend di crescita, mettendo a segno un raddoppio. I dati dell’Osservatorio Startup Hi-tech, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con InnovUp – Italian Innovation & Startup Ecosystem.  
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Startup Act

Dieci anni dopo, l’ecosistema guarda al futuro

Lo Startup Act italiano è stato celebrato a Roma. Il decreto legge firmato 10 anni fa dall’allora Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera riconosceva per la prima volta da un punto di vista normativo l’esistenza di un ecosistema dell’innovazione nazionale, all’interno di un più ampio piano per rendere l’Italia un paese ospitale per le startup.  
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  • Scrolling Infinito. Come creare contenuti per vincere la guerra dell’attenzione

    Un libro/sito di Andrea Girolami

    Consigliato da Sara Menaldo


  • Inferno digitale: se amate il Pianeta, non aprite questo libro

    Recensione di Gianluca Schinaia su Wired Italia

    Consigliato da Silvia Pagliuca


  • Brian Chesky, intervista al fondatore di Airbnb: «Affitto ancora la mia camera a San Francisco. E la sharing economy non è morta»

    Giulia Cimpanelli su LogIn Corriere della Sera

    Consigliato da Andrea Fasulo


  • Fare casa nel fediverso?

    Marco Castellani sul blog Stardust

    Consigliato da Giulio Todescan


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