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Smart city. Ricerca e città del futuro: Blum partner di un dottorato UniPd

Blum è partner dell’Università di Padova in un dottorato di ricerca sulle smart city, che prevede per la persona selezionata un periodo di ricerca da svolgersi proprio nella sede della società di consulenza specializzata nel comunicare l’innovazione. Il PhD programme in Economics and Management, avviato nell’ambito di un programma inserito nel PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha una durata di quattro anni, nel corso dei quali la persona selezionata frequenterà corsi verticali di alta formazione.

C’è tempo fino al 4 agosto alle ore 13.00 per presentare un progetto di ricerca inerente le smart city e potersi aggiudicare la borsa per un dottorato all’Università degli Studi di Padova.

Tutte le informazioni per l’application si trovano a questo link.

Un progetto nato nel segno di City Vision

La collaborazione con l’Università di Padova è motivata dal fatto che Blum è promotrice di City Vision, la piattaforma di notizie e di eventi che dal 2020 mette al centro i temi della città intelligente, tessendo alleanze tra pubblica amministrazione, imprese e mondo della ricerca.

«Siamo più che felici di questa collaborazione con l’Università degli Studi di Padova – commenta Domenico Lanzilotta, Co-Founder di Blum. Business as a medium e direttore responsabile di City Vision -. City Vision nasce come una piattaforma di notizie e di eventi dedicata alla città intelligenti, forte anche di un continuo scambio e confronto con il mondo accademico. Il dibattito sulle smart city ha bisogno di competenze e studio che aiutino a portare a terra i modelli vincenti».

Il lato umano della pianificazione urbana

«Dopo gli esami si penserà al lavoro di tesi – spiega la professoressa Silvia Rita Sedita, responsabile scientifico del progetto, in un’intervista pubblicata su City Vision -. In questo caso la tesi è vincolata: dovrà riguardare le città intelligenti. In più è previsto anche il supporto di Blum, dove verrà svolto un periodo di ricerca sulle smart city».

«Il concetto di smart city è spesso associato all’implementazione di tecnologie intelligenti – si legge nel bando nel dottorato -. Tuttavia, è estremamente riduttivo far coincidere lo sviluppo sostenibile di una città con la sua infrastruttura digitale. Il progetto di ricerca intende partire dalla nozione classica di città intelligente come città digitale per includere il lato umano e sociale della pianificazione urbana».

 

Photo by Samuel Scrimshaw on Unsplash

Roberto Rafaschieri

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