Senza cassa. La spesa del futuro è arrivata anche in Europa
Fare la spesa è una di quelle poche esperienze che ci accomunano tutti. Gli scaffali, le casse davanti a cui fare la fila, il carrello da svuotare sul nastro trasportatore, i “beep” della pistola per codice a barre, lo scontrino e tutto il resto. Una geografia familiare di gesti e situazioni che presto, però, potrebbe essere un lontano ricordo. A dare il primo segnale del cambiamento è stata – tanto per cambiare verrebbe da dire – Amazon, che nel 2018 ha aperto negli Stati Uniti alcuni punti vendita Amazon Go, privi di casse tradizionali.
Da Londra a Colonia, si inizia a fare sul serio
Ma negli ultimi mesi si è iniziato a fare sul serio. E, zitto zitto, il nuovo modello d’acquisto senza fermarsi alla cassa è sbarcato anche in Europa. In marzo ha aperto a Londra Amazon Fresh, il primo negozio senza casse al di fuori degli Stati Uniti. A metà ottobre la catena inglese Tesco ha inaugurato a Holborn, sempre a Londra, un supermercato “checkout-free” chiamato GetGo.
Ecco come funziona: il consumatore scarica sul suo smartphone la app di Tesco, scansiona un Qr code all’ingresso e poi preleva le merci dagli scaffali. Quando ha finito esce dal negozio e il conto gli viene addebitato in automatico sull’account collegato alla app. Pochi giorni dopo l’apertura dello store di Tesco a Londra, a Colonia la catena REWE ha inaugurato il primo negozio senza casse di tutta la Germania.
Un settore in cui, per inciso, anche l’Italia ha da dire la sua, basti pensare a Checkout Technologies, startup fondata nel 2017 per sviluppare una tecnologia per i pagamenti automatici da Enrico Pandian e Jegor Levkovskiy, che nel marzo 2020 hanno fatto exit vendendo al concorrente americano Standard Cognition.
L’anti-Amazon venuta da Israele
Sia Tesco che REWE hanno adottato una tecnologia sviluppata dalla startup Trigo, fondata a Tel Aviv da due scienziati che in passato hanno lavorato per l’esercito israeliano, cresciuta negli ultimi due anni anche grazie a un round di investimenti da 22 milioni di euro a cui avrebbe partecipato la stessa Tesco. Nella tecnologia sviluppata da Trigo, ogni scaffale è dotato di sensori che misurano il peso delle merci, in grado di registrare con precisione ogni volta che un prodotto viene prelevato. Questi dati vengono incrociati da un sistema di intelligenza artificiale con quelli raccolti dalle videocamere che tracciano i movimenti del consumatore all’interno del punto vendita. Un sistema che, dunque, stando a quanto dichiara l’azienda riesce a fare a meno delle invasive – e problematiche sul piano della privacy – tecnologie di riconoscimento facciale.
Le casse lente dedicate a chiacchierare
Ma come in ogni innovazione, c’è qualcuno che rimane indietro. E che diventa a sua volta una nuova nicchia di mercato: accade così che la catena olandese di supermercati Jumbo annunci la creazione di 200 “kletskassas”, letteralmente “casse delle chiacchiere”, tra i Paesi Bassi e il Belgio. Qui gli acquirenti potranno pagare nel modo tradizionale e con tutta calma, prendendosi il tempo per intrattenersi con l’operatore di cassa. Oltre alle casse “lente”, saranno aperti nei punti vendita degli angoli appartati in cui sarà possibile conversare di fronte a una buona tazza di caffè.
Il piacere di fare la spesa
Già, perché fare la spesa non è solo un bisogno primario da sbrigare in tutta fretta. Non per tutti, almeno. È anche un’attività sociale, e con questa misura si vuole contrastare la piaga della solitudine, di cui nel paese dei tulipani soffre un anziano over 75 su tre. Mentre il digitale corre inarrestabile «come un treno nella notte» – come il cinema, in un famoso film di Truffaut – alle sue spalle lascia territori abitati dalla lentezza, in cui sopravvivono le vecchie abitudini. Chissà, in un giorno non troppo lontano fare la spesa pagando alla cassa potrebbe assumere lo stesso sapore vintage che oggi ha ascoltare un disco in vinile, o guardare un film in pellicola proiettato nel buio di una sala cinematografica.
Giulio Todescan
Content & media relations strategist, Blum
Foto Jumbo: Photo Republic / Marco De Swart, via jumbo.com
Foto REWE: via rewe.de