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La casa (a impatto) 0.0

Una casetta piccolina (ma neanche tanto) in piazza Bra. Che non è il Canada, va da sé: eppure ha attirato una coda quasi ininterrotta per tutta la prima settimana di dicembre, nel cuore di Verona. Fra mercatini di Natale e un po’ di shopping, occhi puntati su Biosphera 3.0, l’abitazione ad impatto zero. Un modulo abitativo che sta girando le piazze d’Italia, e dappertutto il risultato è lo stesso: grande curiosità. Entrando si trova un ambiente funzionale e «coccolo», come hanno detto molti visitatori. Con tanto legno, un po’ baita su due ruote.

Biosphera Equilibrium 3.0 è arrivata a Verona per raccontare la sua funzione, quella di modulo abitativo energicamente autonomo e flessibile e dalle altissime performance energetiche, ambientali e fisiche e biofiliche. Si tratta di una vera e propria casa, itinerante e energicamente autonoma, provvista di tutti i servizi necessari per vivere in totale comfort e sviluppata per aumentare il benessere abitativo. Repower partecipa al progetto con Palina, lo strumento di ricarica innovativo e di design che serve a gestire, in una logica di integrazione ideale, la produzione in eccesso del modulo Biosphera. L’energia eccedente prodotta da Biosphera viene infatti accumulata con batterie di nuova generazione a base di cloruro di sodio (sale comune) riciclabili al 96% che possono così alimentare un’auto ibrida plug-in, tramite Palina, lo strumento di ricarica firmato da Italo Rota e Alessandro Pedretti.

«Questa occasione di collaborazione rappresenta per Repower una bella opportunità per raccontare le soluzioni più innovative e sostenibili che siamo oggi in grado di offrire a 360° alle PMI italiane» spiega Luca Poggiali, direttore Power Generation di Repower. Mirko Taglietti, ideatore di Biosphera, ha dichiarato: «Con il terzo modulo di Biosphera Project, il più avanzato mai realizzato, abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione sull’uomo e sul suo benessere, sulle sue caratteristiche e i suoi bisogni fisici e psichici. La biofisica si occupa di questo, del benessere dell’uomo all’interno dell’ambiente naturale. Ed è proprio a partire da questo punto di vista che acquista ancor più significato la tutta la parte del progetto che si occupa di energia e sostenibilità».

Fra i visitatori tanti bambini: quelle delle scuole veronesi, con tour organizzati dal Comune. «Puntiamo fortemente in questa direzione – spiega l’assessore Ilaria Segala -. Non solo abitazione, ma anche mobilità del futuro: Biosphera Equilibrium non solo produce l’energia che serve per l’edificio, ma allo stesso tempo permette di caricare una vettura elettrica. Ed è importante che il modulo abitativo venga visto dai giovani delle nostre scuole: best practices che è giusto poter toccare con mano già da piccoli, che i ragazzi imparano, vedono e portano a casa».

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