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«Così la tecnologia riscrive la genetica delle organizzazioni»

Se il lavoro del ventesimo secolo consisteva in massima parte nel gestire uomini che gestivano macchine, nel ventunesimo «la funzione centrale del management non sarà più gestire il business ma occuparsi di bot che gestiscono il business». Avviene già in alcune aziende, come Uber ad esempio, ma la tendenza sta accelerando. Non è la fine del lavoro, solo un suo nuovo, epocale cambiamento. «Se un processo può essere automatizzato le macchine lo faranno», spiega, all’interno di un libro che delinea scenari e strategie per gestire le «ansie da futuro», Alberto Mattiello, autore di Cromosoma Innovazione, testo in cui il direttore del Future Thinking Project di Wunderman Thompson ha raccolto 20 saggi di MIT Sloan Management  Review che spiegano come la tecnologia e il digitale stanno cambiando per sempre la pratica manageriale.

Pratica che coinvolge le aziende ma anche i singoli: ciascuno di noi infatti, nel suo piccolo, deve iniziare ad immagine come relazionarsi sempre più con gli algoritmi e cambiare approccio al mondo del lavoro. Nasceranno nuove figure professionali specializzate (trainer di algoritmi, explainer di algoritmi, sustainer etc), ma soprattutto cambieranno le relazioni con i dati: la sfida è come connettere uomo e macchina ottenendo il meglio. In questo scenario, paradossalmente, la funzione più a rischio sembra proprio quella manageriale: se la sostituzione dell’uomo-macchina da parte dei robot sarà lenta, perché la complessità dei movimenti umani è difficilmente replicabile, buona parte delle funzioni strategiche, soprattutto quelle basate sull’analisi dei dati e quindi sulle previsioni, possono essere invece automatizzate. Quel che non può essere automatizzato sono il giudizio etico e l’intelligenza emotiva.

In un libro ricco di esempi e spunti pratici, Mattiello individua quattro tecnologie che rappresentano «l’inizio di una nuova accelerazione»: 5G; computer quantico; Artificial intelligence; robotica. La connessione ad altissima velocità, la disponibilità di dati immagazzinati negli ultimi vent’anni e la capacità delle macchine di apprendere ci porteranno sempre più verso un mondo in cui anche le simulazioni virtuali, grazie ai digital twins, ridurranno costi e tempi e dove i bot inizieranno a mettere mano, grazie alla robotica, anche al mondo fisico. «La tecnologia è un nuovo cromosoma che si aggiunge al Dna delle organizzazioni, ne cambia i profili, ne modifica l’aspetto e le potenzialità», spiega Mattiello. «E non è necessario attendere per vedere come la tecnologia cambierà il mondo delle imprese. È sufficiente osservare le aziende e gli imprenditori che già vivono nel futuro».

Alberto Mattiello è curatore della collana The future of management e autore di Marketing Thinking, Egea 2017 e Mind The Change, GueriniNext 2017. Vive a Miami, Florida. Esperto di business e tecnologie è Director del progetto Fu­ture Thinking di Wunderman Thompson. Membro del comitato scientifico Piccola Industria di Confindustria è lecturer in diversi atenei incluso l’Imperial College Of London. 

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