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Esport
Vita da caster, telecronista ai tempi di Twitch

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Manca poco più di un’ora all’inizio della trasmissione. Il setting è sempre lo stesso: il PC, la sedia, la webcam, le cuffie e il microfono da tavolo. Ho appena alzato, alle mie spalle, il green screen pieghevole, eccezionale strumento per coprire quel disordinato fondale che poi altro non è che la mia cameretta.

Entro su Discord, applicazione molto diffusa tra i videogiocatori che consente di parlare, condividere lo schermo, chattare e molto altro: come al solito i colleghi sono già nel canale audio, a scherzare sui games e sulle ultime dal mondo esport. Saluto, clicco sul solito link di Vmix – la piattaforma per la regia delle dirette web – predisposto per il play-by-play, ovvero il commento in tempo reale.

La pagina si apre e mi ritrovo di fronte la mia immagine, circondata da diverse grafiche variopinte riprodotte in loop. Di fianco a me (su Vmix, non nella realtà) c’è il mio collega «color»: già, perché per ogni play-by-play caster pronto a scatenarsi quando l’azione entra nel vivo, c’è un più pacato, almeno sulla carta, commentatore tecnico, in gergo color caster.

Tutto è pronto nella Landa

Il countdown è ancora fermo a trenta minuti e zero secondi, il che significa che c’è tempo per il consueto briefing pre-trasmissione. Discutiamo dei quintetti che scenderanno di lì a breve sulla Landa degli Evocatori, il «campo da gioco» di ogni partita di League of Legends. Per questo la mia frase ricorrente, all’inizio di ogni partita, è «scendiamo ora nella Landa». In questo caso a sfidarsi sono due squadre della LCK, la lega sudcoreana che sta a questo videogioco come la NBA sta alla pallacanestro.

Finiamo di accordarci sulle cose da dire in fase di introduzione, una rapida letta all’ultima patch del gioco, sempre da tenere d’occhio per rimanere sul pezzo con tutti i frequenti cambiamenti al sistema, e siamo pronti. Il tappo si estingue, la diretta inizia: «Amici, ma soprattutto amiche dell’esport, benvenuti!»

Giochi molto seri

Ma che cosa sono gli esport? E chi è un caster?

Sono Alvise Zennaro, ho 24 anni e da due anni sono un professionista nel mondo degli esport, e competizioni tra videogiocatori che oggi vantano una diffusione planetaria. Giusto per citare un numero: nel 2021 la finale dei mondiali di League of Legends, uno degli esport più diffusi, è stata vista contemporaneamente, nel momento di massimo picco, da quasi 74 milioni di appassionati.

Sostanzialmente, gli esport sono la trasposizione all’ennesima potenza dei tornei di videogiochi che qualche anno fa organizzavo, offline e in locale, con i compagni di classe. In quel caso, però, lo scopo era semplicemente divertirsi assieme, aggiungendo un po’ di pepe alla sfida. Negli esport – la «E» iniziale indica il mezzo elettronico, imprescindibile come gli scarpini per un calciatore, per praticare questi «sport 2.0» – invece l’obiettivo è quello di prevalere sull’avversario, e per farlo, le organizzazioni non solo puntano ai giocatori professionisti (proplayers) su cui si decide di investire, ma si affidano anche a molteplici figure diverse a livello di staff manageriale e tecnico, proprio come le società sportive tradizionali.

In linea teorica ogni videogioco dotato di una modalità multigiocatore può in potenza avere una sezione esportiva, anche se me esistono alcuni che nascono con la volontà primaria di creare uno scenario competitivo e altri che lo diventano di fatto, per la grande popolarità che raggiungono, ma che a livello competitivo presentano degli evidenti limiti per quanto riguarda la struttura del gioco in sé o le modalità concepite per far competere i giocatori.

Il mio ruolo è, sostanzialmente, quello del telecronista di questi tornei. Fatte le debite proporzioni, sono un po’ il Fabio Caressa della situazione, anche se sicuramente vi sono delle differenze tra me e il noto commentatore Sky.

Cerimonia di apertura della finale dei campionati del mondo di League of Legends, Pechino, 2017. Allo stadio Nido d’uccello viene proiettato in VR il Drago Antico

Gli esport sono come le Olimpiadi

I telecronisti come Caressa nella maggior parte dei casi commentano solo il calcio e, anche se non è certo la stessa cosa commentare i mondiali e un posticipo di serie C, il gioco rimane sempre il medesimo. Un caster professionista, ovvero ciò per cui ogni giorno lavoro da tempo, non può permettersi di commentare le competizioni di un singolo videogame: correrebbe il rischio di dipendere esclusivamente dalla fama di un quel titolo, e quindi di subirne le eventuali (e frequenti) cadute di popolarità, che in un settore così dinamico possono in un batter d’occhio far calare a picco un videogioco in tempi molto rapidi.

Per questo motivo ho sempre preferito tenermi più di una porta aperta, anche se da quando ho l’opportunità di commentare League of Legends su PG Esports, l’emittente italiano di riferimento per il settore, mi sto concentrando prevalentemente su quello, senza tuttavia mai abbandonare del tutto quei titoli che in passato ho apprezzato e commentato, come FIFA, eFootball (il fu Pro Evolution Soccer) e NBA 2K. Quindi si può dire che la prima differenza tra commentare gli sport tradizionali e gli esport sta nell’essere preparati a sostenere una diretta di più specialità. Un po’ come fanno i telecronisti dei Giochi Olimpici, ad esempio.

Un pubblico molto esigente

Parlare di sport tradizionale e di esport, tuttavia, è molto diverso anche per un’altra ragione: chi ci ascolta. Se infatti gli sport tradizionali, e il calcio in particolare, sono facilmente disponibili per chiunque tramite la televisione, i giornali e il web, e quindi lo spettatore medio può anche non avere così tanta familiarità con il gioco, per gli esport il discorso è opposto: la loro patria è Twitch – YouTube funge prevalentemente da archivio per repliche e compilation – e lo spettatore medio è quel giocatore incallito che prende ad esempio le gesta dei proplayers per poi ripeterle, più o meno goffamente, nelle proprie partite, esattamente come i bambini replicano al campetto le mosse, le skills e le esultanze di Cristiano Ronaldo o Messi che hanno visto in tv. Fondamentale è quindi la differenza di competenze in possesso del pubblico che segue l’evento.

gamer

La minaccia del copypasta

Il linguaggio cambia di conseguenza, anche per la presenza della chat di Twitch. Dici una corbelleria? Nessuno se la dimentica, specie se parte il «copypasta», i messaggi standardizzati che diversi utenti copiano e incollano su una chat di Twitch, facendola diventare un “muro di testo” dove l’unico contenuto è il corpo stesso del copypasta (traduzione maccheronica dall’inglese copy + paste, copia e incolla). Una singola frase infelice sfuggita al caster viene copiata e incollata decine di volte nelle chat, e magari anche su Twitter, da spietati spettatori incalliti. Non è un bell’effetto per chi «subisce» questo trattamento, ma fa parte del processo di affezione a un caster da parte del pubblico, che prima lo rifiuta, anche perché magari è abituato ad altre voci, poi lo corregge in ogni dettaglio, infine, quando le cose vanno per il verso giusto, lo ama.

A pensarci bene, comunque, riconosco di essere un commentatore di esport fin da prima che questa professione esistesse. Ho sempre avuto, fin da piccolo, la vocazione di parlare a voce alta mentre videogiocavo e di fare la telecronaca di quanto accadeva a schermo. E chi in fondo non l’ha mai fatto, magari con gli amici del campetto sotto casa? Mai però avrei immaginato di poter trasformare questa passione in un’aspirazione prima, in un lavoro oggi. Mi chiedo se Riccardo Cucchi, da bambino, avesse già l’ambizione di diventare radiocronista di «Tutto il calcio minuto per minuto». Fatte le debite proporzioni, la soddisfazione di esserci arrivato grazie all’impegno e alla passione posso dire di condividerla con lui.

Alvise Zennaro

 

Immagine di copertina: Alvise Zennaro (a sinistra), screenshot dal video YouTube LCK Spring 2022 – Day 17 | LSB vs GEN (Game 2)

Foto interna: photo by Florian Olivo on Unsplash  

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Che cosa facciamo

Blum è una società di consulenza specializzata nel comunicare l’innovazione. Costruiamo opportunità di business e di open innovation integrando tre aree d’azione:


1. Strategie e strumenti di comunicazione corporate
Analizziamo il potenziale dei nostri clienti e costruiamo piani editoriali su misura. Creiamo contenuti estraendo valore dalle loro storie. Dai magazine ai blog, dai video ai social network.


2. Ufficio stampa e media relations
Siamo professionisti dell’informazione, parte di una rete internazionale di contatti in continua evoluzione. Web, carta stampata, radio e televisione: trasformiamo le storie dei nostri clienti in notizie.


3. Eventi
e lead generation
Progettiamo strategie di PR ed eventi online, onlife e in presenza. Possiamo contare su competenze professionali ed esperienza nel settore fieristico e nel sistema degli eventi.

 

Cosa possiamo fare per te:
media relations, conferenze stampa, comunicati stampa, piani editoriali, press tour, podcast, articoli per blog, newsletter, gestione di eventi, progettazione di eventi, webinar, innovation village, startup competition, comunicazione per campagne di equity crowdfunding, copertura di eventi dal vivo, libri, magazine cartacei e online, social media management (Facebook, Instagram, LinkedIn, Clubhouse, Twitch, Twitter…), pianificazione ADV, rassegna stampa, moderazione di incontri…

Team

Siamo un team multidisciplinare con competenze specifiche nei campi della comunicazione, dell’organizzazione di eventi e del business matching.

Luca Barbieri

Founding partner
Giornalista e cofondatore di Blum, appassionato di innovazione, imprenditore, presentatore TV, insegna linguaggio giornalistico all’Università di Padova. Ha lavorato per oltre dieci anni in RCS, contribuendo alla creazione di Corriere Innovazione. È consulente per imprese innovative e istituzioni che operano nei campi della ricerca e del trasferimento tecnologico. La sua missione è costruire ponti e connessioni. Con ogni mezzo necessario.

Domenico Lanzilotta

Founding partner
Giornalista e cofondatore di Blum, ha coordinato una rete di quotidiani locali. Da più di dieci anni aiuta imprese e organizzazioni a fare della comunicazione una leva di business e di evoluzione. Attraverso formazione e ricerca, accompagna professionisti e aziende lungo percorsi di miglioramento alla definizione di strategie e pratiche di comunicazione che generano risultati. Tangibili.

Francesca Ponzecchi

Founding partner
Professionista delle pubbliche relazioni e cofondatrice di Blum, da più di vent’anni si occupa di pianificazione e realizzazione di eventi e strategie di networking. Ha lavorato per dieci anni nell’area marketing per RCS. Appassionata di innovazione, ha contribuito alla creazione di Corriere Innovazione. Crede nel valore di relazioni e sinergie per sviluppare business sostenibili.

Massimiliano Cortivo

Head of content & media relations
Giornalista, in Blum dal 2017, coordina le attività editoriali e si occupa di consulenza strategica per i clienti. Concepisce piani editoriali crossmediali e cura le media relations a livello nazionale e internazionale. Per tredici anni redattore al Corriere del Veneto (RCS). È laureato in lingue e letterature straniere.

Content & media relations

Enrico Albertini

Content & media relations strategist
Giornalista, in Blum dal 2014. Crea, elabora e coordina progetti editoriali crossmediali. Ha lavorato con numerosi giornali, tra cui Il Mattino di Padova e Corriere del Veneto (RCS). È anche portavoce del rettore dell’Università di Padova. Laureato in scienze della comunicazione, ha conseguito un master in giornalismo.

Silvia Pagliuca

Content & projects strategist
Giornalista, coordina progetti editoriali crossmediali e si occupa di consulenza nella comunicazione per le aziende. Scrive di innovazione, lavoro e sostenibilità per giornali e riviste di settore. Laureata in scienze della comunicazione, ha conseguito un master in gestione della comunicazione sociale, politica e istituzionale e un master in giornalismo.

Giulio Todescan

Content & media relations strategist
Giornalista, in Blum dal 2015, coordina progetti editoriali crossmediali e si occupa di consulenza nell’ambito della comunicazione, ufficio stampa e media relations. Ha collaborato per dieci anni come freelance con numerose testate, tra cui Corriere del Veneto (RCS). È tra i promotori di “Working Title Film Festival” e ha co-diretto due film documentari. È laureato in scienze della comunicazione.

Giulia Cimpanelli

Innovation content specialist
Giornalista, si occupa di consulenza nella comunicazione, creazione di contenuti e social media management. Esperta di innovazione, startup ed economia, collabora con il Corriere della Sera da oltre dieci anni, principalmente con gli inserti L’Economia e Corriere Innovazione. Ha scritto per diverse testate: StartupItalia, Millionaire, Donna Moderna, TTG Italia, Glamour, Myself, Iodonna e altre.

Valeria Costa

Media Relation Specialist
Press officer e comunicatrice. Gestisce le relazioni con i media nazionali e internazionali, occupandosi di ufficio stampa e strategie di comunicazione. Ha lavorato per importanti aziende del settore moda, automotive e finanziario e collaborato con rilevanti agenzie di marketing e comunicazione. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha un Master in Comunicazione d’Azienda.

Alessandro Di Stefano

Innovation content specialist
Giornalista, esperto di innovazione, startup e tecnologia, crea contenuti, news e cura la gestione di pagine social. Dal 2018 collabora con StartupItalia. Ha esperienza nel giornalismo ambientale: collaboratore di Rivista BC, collaboratore e social media manager per FIAB. Laureato in storia, ha conseguito un master in giornalismo.

Andrea Fasulo

Content & media relations specialist
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Denise Faticante

Media relations specialist
Giornalista e comunicatrice. Si occupa di relazioni con i media, di ufficio stampa e strategie di comunicazione. Per vent’anni anni ha lavorato per numerose testate, passando dalla carta stampata al web alle agenzie di stampa. Tra le principali esperienze il gruppo editoriale E Polis e le agenzie LaPresse e AdnKronos. Laureata in lettere classiche.

Caterina Longo

Content & media relations specialist
Comunicatrice e copywriter si occupa di pianificazione e sviluppo di progetti editoriali crossmediali, contenuti e media relations. Ha una lunga esperienza come ufficio stampa nel settore dell'arte contemporanea. È laureata in Lettere Moderne ed ha una formazione in economia e management dei musei e dei servizi culturali.

Andreas Inama

Content specialist
Specializzato in analisi e monitoraggio dei media. È stato supervisore dei team delle dirette per la piattaforma di notizie sportive spox.com, poi responsabile marketing in Pro-Tec Italia, prima di lavorare come giornalista freelance per Salto.bz. È laureato in scienza della traduzione e in media e comunicazione.

Susanne Pitro

Content specialist
Giornalista con esperienza in carta stampata, TV e media online, specializzata in economia e scienza. Ha lavorato per anni in testate locali come Dolomiten, ff - Das Südtiroler Wochenmagazin, salto.bz, fa parte dell'ufficio stampa della Libera Università di Bolzano e crea contenuti per diversi prodotti editoriali e televisivi. Laureata in economia, ha conseguito un master in giornalismo.

Roberto Rafaschieri

Content & social media specialist
Giornalista, copywriter, e comunicatore specializzato in Diversity & Inclusion. In Blum dal 2021, svolge attività di ufficio stampa, media relations, social media management e si occupa della produzione di contenuti multimediali. Collabora con il quotidiano il mattino di Padova, ed è consulente per imprese e professionisti per la comunicazione inclusiva e l'accessibilità digitale. È laureato in filosofia.

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Nicola Maioli

Graphics & operations strategist
Consulente di comunicazione specializzato nel graphic design. Dal 1999 si occupa di progetti di comunicazione sviluppando strumenti online e offline e nell’organizzazione di eventi. Ha collaborato al lancio di alcuni dorsi locali e prodotti di RCS, collabora da 20 anni con Fondazione Città della Speranza.

Mara Scotto

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Project manager, coordina progetti ed eventi e sviluppa nuove opportunità di incontro tra le imprese. Per oltre dieci anni è stata product manager per le edizioni di Campania e Puglia del Corriere del Mezzogiorno (RCS). Vive e lavora a Milano. È laureata in lettere moderne.

Sara Menaldo

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In Blum dal 2018, per eventi connessi all’innovazione esplora il panorama imprenditoriale e si occupa delle pubbliche relazioni. Appassionata di organizzazione di eventi, progetti culturali e storytelling, è laureata in lingue moderne e ha conseguito un master in management degli eventi e delle attività culturali.

Erika Zaniolo

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In Blum dal 2019, si occupa principalmente degli aspetti amministrativi dell’azienda e fornisce supporto di segreteria alla redazione e all’organizzazione degli eventi. Ha lavorato per dodici anni in un’agenzia di viaggi di Padova. È diplomata in ragioneria.

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Eventi accessibili

Eventi accessibili: linee guida per speaker

Al fine di garantire una quanto più ampia fruibilità dei contenuti degli eventi, i relatori possono adottare alcune semplici misure di accessibilità durante panel e interventi frontali.

 

1. Eloquio
Parlare in modo chiaro, rivolgendosi verso la platea, senza coprirsi la bocca con le mani o con il microfono, che può essere tenuto a 10cm (utile a persone ipoacusiche, sorde – che eventualmente possono leggere il labiale – ma anche persone con disabilità cognitive che beneficiano della chiarezza dell’eloquio).

 

2. Linguaggio
Usare un linguaggio lineare, limitando per quanto possibile l’uso di figure retoriche (utile soprattutto a persone neurodivergenti, con difficoltà nell’interpretazione del linguaggio figurato).
Esplicitare/spiegare sigle e termini molto tecnici utilizzati (utile a tutti).

 

3. Tempi
Evitare di sovrapporsi mentre altri relatori parlano, durante un panel, per non creare confusione nell’audio (utile a tutti ma soprattutto persone neurodivergenti o con disabilità cognitive).
In assenza di un moderatore, ripetere ad alta voce per la platea eventuali domande che vengono poste senza microfono (utile a tutti, in particolare a persone ipoacusiche).

CES 2023

Empowering the Italian innovation worldwide

Blum joins forces with Digital Dynamic to support the Italian expedition at CES 2023

 

In partnership with Alberto Mattiello’s US-based digital agency, Blum will carry out PR and media outreach activities for the Italian Trade Agency (ITA) and the Italian exhibitors at CES® 2023 – the most influential tech event in the world, that will take place in Las Vegas, NV from January 5th to January 8th.

 

PR activities will channel media coverage on the Italian expedition at CES, highlighting the added value of ITA’s work in selecting the most interesting projects to represent the Italian innovation ecosystem at the most relevant showcase in the world – generating interest both in the Italian and the international media, while multiplying business opportunities for exhibitors.

 

CES is the gathering place for all who thrive on the business of consumer technologies. A high-level business event that touches all industries, it is the place where business gets done.

 

A platform for innovators of all sizes to build their brands, CES is where every major technology company on the planet participates in some way — by exhibiting, speaking, sponsoring, attending or holding business meetings.

 

Owned and produced by the Consumer Technology Association (CTA)®, CES features every aspect of the tech sector. CES 2023 will take place in person in Las Vegas, and digitally, Jan. 5-8, 2023.

 

For inquiries: ces@blum.vision

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