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Così raddoppio la sede. Giovani e tanta ricerca lanciano HiRef

L’età media dei 293 dipendenti del gruppo è forse l’indicatore principale: poco più di 38 anni. Così come le «referenze accademiche», 35 tesi realizzate in collaborazione con grandi atenei internazionali (nell’elenco Padova, Bologna, Trieste, Roma, Genova e, fra le altre all’estero, Leeds, Valencia, Stoccolma, Leuven). Tecnologia e ricerca: la ricetta che fa crescere HiRef, azienda leader nel settore della refrigerazione di edifici e data center. Non solo, con i suoi sette spin-off, nati nel corso degli anni, l’azienda padovana ha fatto crescere il suo know-how. Un esempio? La sanificazione al plasma freddo di interni che fa Jonix, uno degli spin-off. 

Così HiRef ha inaugurato la Fase 2 legata alla pandemia da Coronavirus, lunedì 4 maggio, assumendo più di 20 persone e aprendo una seconda sede produttiva: 4.500 metri quadrati che potranno ospitare fino a 35 dipendenti a pieno regime, in viale Germania a Tribano (Padova), a 500 metri di distanza dalla struttura principale. Una storia di successo, quella di HiRef, società nata nel 2001 da Mauro Mantovan con il determinante apporto di Galletti SpA, che propone impianti di climatizzazione capaci di mettere insieme la massima performance ed efficienza energetica, con un’alta attenzione alla sostenibilità ambientale. Un gruppo in crescita, come testimonia la «carta d’identità» aziendale: 56,8 milioni di fatturato a fine 2019 (+9% rispetto al 2018), dei quali 35,5 milioni provengono da HiRef e i restanti da 7 spin-off fondati nel corso degli anni per diversificare e far rendere al meglio le varie linee innovative: da Eneren a HiDew passando per Tecno Refrigeration, It.Met, Jonix, HiRef Engineering ed Ecat, per un totale di 293 dipendenti tutti in provincia di Padova.

HiRef nel corso degli anni ha conquistato il mercato internazionale: è presente infatti in Europa, in America Latina, in Africa e in molti Paesi di lingua russa. Collabora con grandi multinazionali: in questi giorni è in fase di sviluppo un progetto che mette insieme due «big» dei settori internet e telco, con l’obiettivo di raffreddare il Data Center più innovativo d’Italia. Soluzioni diverse per ambienti differenti: è recente il progetto concluso per la metropolitana di Copenaghen, con un sistema innovativo di refrigerazione a base di anidride carbonica, mentre negli scorsi anni l’azienda ha realizzato l’impianto di raffreddamento, fra gli altri, della zecca di Stato della Russia, il centro di produzione di denaro, passaporti, patenti e francobolli, di Banca Intesa a Parma e del container che ha portato un satellite spaziale ESA dall’Austria fino alla città di Kourou, in Guyana Francese.

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