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Italia-Svizzera: inaugurato il primo attraversamento delle Alpi in funivia

La prima traversata passata alla storia fu quella di Annibale, il condottiero cartaginese che all’inizio della seconda guerra punica, nel settembre del 218 a.c., valicò a piedi le Alpi assieme a 90mila uomini e 37 elefanti. Più o meno sugli stessi luoghi, tra Svizzera e Italia, da ottant’anni si discute di un altro attraversamento alpino, quello in funivia. E finalmente venerdì 30 giugno 2023, la data va scritta per esteso vista la solennità dell’evento, il sogno è diventato realtà (anche in questo caso un po’ di retorica non guasta) grazie all’inaugurazione del Matterhorn Alpine Crossing, il primo attraversamento delle alpi in funivia, appunto, da Cervinia a Zermatt.

Italia e Svizzera quindi finalmente collegate tra loro da un mezzo di trasporto che d’ora in poi consentirà il viaggio tra le due località montane per 365 giorni all’anno, senza più dover mettere gli sci ai piedi e aperto a qualsiasi viaggiatore. Un’esperienza che nel suo punto più alto tocca la quota di 3.883 metri, un record mondiale per una trifune. Per completare il collegamento tra i due Paesi mancava il tratto tra Plateau Rosa/Testa Grigia (3480 metri), sul confine italiano, e il Piccolo Cervino (3.883 metri), tratto che la Zermatt Bergbahnen, la società che gestisce gli impianti svizzeri del comprensorio, ha ora completato affidandosi alla tecnologia dell’altoatesina Leitner.

L’inaugurazione

Che, assieme al design di Pininfarina, ha realizzato dieci cabine – comprese le due lussuose “Crystal ride”, con vista anche attraverso il pavimento – da 28 posti l’una, che viaggiano a 7,5 metri al secondo, con una capacità di 1.300 persone l’ora. La giornata di inaugurazione del 30 giugno che ha visto la presenza simbolica della madrina italo-svizzera Michelle Hunziker, non ha avuto i favori del meteo (neve e nuvole a coprire il panorama mozzafiato) ma, grazie anche al lavoro di Blum che ha supportato Leitner nell’attività di media relations, sono state numerose le testate giornalistiche nazionali e internazionali che sono salite ugualmente fino a quasi 4.000 metri per raccontare la prima traversata alpina in funivia. Un’eco mediatica che nei giorni successivi ha portato l’evento sui media cartacei e online di mezzo mondo, dagli americani Associated Press e Washington Post agli italiani Corriere della Sera, Repubblica e Sole 24 ore.

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