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Come si innova il turismo

I cinque sensi dell’innovazione. Che attira l’occhio, stuzzica il palato. Un esempio si è potuto vedere in Fiera di Padova, con l’Itinerando Innovation Village. Dal 31 gennaio al 2 febbraio, 10 startup che hanno mostrato il meglio del turismo esperienziale, presente e futuro. Cinque sensi coinvolti: a vincere è stata Divinea, piattaforma online per la prenotazione di esperienze enoturistiche nelle variegate e incantevoli cantine italiane. Con pochi clic è possibile scegliere l’esperienza ideale tra le oltre 300 presenti, prenotarla velocemente e proseguire con la tranquillità del pagamento sicuro. Premio del pubblico a EatnMeet, portale che permette ai viaggiatori di andare a mangiare un pasto tipico a casa delle persone locali. L’incontro tra host e guest nasce all’interno dell’app per arrivare poi allo stesso tavolo di casa, dove potranno condividere il cibo in un’originale occasione di scambio culturale. Per non parlare dei tantissimi selfie scattati davanti al bubble hotel di Eneri, la stanza dei sogni immersa dentro una bolla, a contatto con la natura («la prossima volta porteremo anche la versione con l’idromassaggio», dicono dallo staff).

«Itinerando Innovation Village si è dimostrato il cuore innovativo di Itinerando: un luogo dove l’ecosistema dell’innovazione si racconta, incontra e confronta – spiega Luca Veronesi, direttore di Fiera di Padova -. Un villaggio aperto a startup, aziende, centri di ricerca, professionisti per condividere la cultura dell’innovazione e creare occasioni di networking e di business tra realtà emergenti e player affermati». Un inizio per i padiglioni fieristici padovani. «Il format – prosegue Veronesi – sarà replicato a Casa su Misura (29 febbraio – 8 marzo), Green Logistic Expo (18-20 marzo), Flormart (23-25 settembre) e Tecnobar & Food (11-13 ottobre). L’innovazione è, assieme all’internazionalizzazione, una delle due direttrici su cui si fonda il progetto di sviluppo di Fiera di Padova: per competere in un mercato difficile come quello fieristico oggi è necessario saper proporre manifestazioni cui le aziende guardino non solo come spazio per presentare i loro prodotti, ma anche come luogo in cui incontrare i protagonisti delle innovazioni che percorrono il loro settore o che sono destinate a segnare il futuro prossimo».

Divinea

«Prendi l’odore di smog e mettilo da parte. Prendi la frenesia cittadina e accantonala. E ora prenditi qualche istante di una giornata qualsiasi e vivilo con calma. Magari in una cantina italiana, in mezzo al profumo del mosto selvatico e con un bicchiere di vino in mano. Divinea ti permette di vivere questo e tanto altro in pochi gesti», afferma Matteo Ranghetti, cofounder Divinea. Nata come piattaforma online per la prenotazione di esperienze enoturistiche, Divinea è oggi una realtà in costante crescita, desiderosa di offrire agli amanti e ai neofiti del vino occasioni di autentico benessere, usando il frutto di Bacco come fil rouge. Le «Esperienze Divinea», oggi oltre 300, si svolgono tutte nelle variegate e incantevoli cantine italiane, senza trascurare nessun angolo dello stivale e spaziando dalle classiche degustazioni di Sangiovese alle gite a cavallo tra le vigne dei Monti Lepini (Latina), alle cene romantiche di San Marcello (Ancona), ai voli in elicottero sui vigneti delle Langhe e altro ancora.

In qualità di format 2.0 e frutto dell’estro di due giovani ingegneri (Matteo Ranghetti, 31, Ceo, e Filippo Galanti, 32, Cbo), Divinea ha fatto dello user-friendly un suo mantra: bastano pochi clic per scegliere l’esperienza ideale, prenotarla velocemente e proseguire con la tranquillità del pagamento sicuro. Con diverse centinaia di «Esperienze» vendute a tre mesi dal lancio, Divinea è già pronta a diventare la realtà italiana di riferimento per il turismo enologico esperienziale.

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