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Aria pulita indoor: Jonix, da startup alla Borsa

Startup, pmi innovativa, società benefit, fino a sentire il suono della campanella, quella di Piazza Affari, a Milano, per la quotazione in Borsa (e il primo giorno, il 4 maggio 2021, esordio a +15%). Il tutto a passo di marcia, percorso compiuto in meno di otto anni. Quella di Jonix, azienda che opera nel settore della sanificazione dell’aria, è una storia ancora giovane.

Una crescita fatta di autorevolezza scientifica, ricerca costante e uno spin arrivato anche, negli ultimi anni, da un’adeguata comunicazione. Per Blum, che ha accompagnato l’esplosione comunicativa di Jonix nel corso degli ultimi anni, un esempio di come su basi solide si costruiscano ottimi risultati e un bel cammino condiviso.

Quell’esigenza di fare di più

Un (piccolo) passo indietro serve: Jonix nasce nel 2013 come unione fra un’esigenza di “fare di più” in termini di sostenibilità ambientale del gruppo industriale HiRef – del quale è uno spin-off – e una competenza, quella dei laboratori Archa di Pisa. Trait d’union è Mauro Mantovan, Ad di HiRef e presidente di Jonix, che ha fatto suo quanto diceva Benjamin Franklin: «È facile vedere, difficile prevedere».

Nasce così un’azienda che testa le tecnologie più moderne per sanificare l’aria all’interno degli edifici. I prodotti di Jonix arrivano così ad abbattere – in condizioni di laboratorio – fino al 99,9% virus, batteri e agenti patogeni, in meno di mezz’ora.

jonix

Vedere prima

Prevedere, dicevamo. Dire che il team di Jonix potesse immaginare l’arrivo del Covid-19 è ovviamente sbagliato. Però sapeva, ad esempio, di quanto l’aria pulita indoor aumentasse, ad esempio, la produttività dei dipendenti e la concentrazione degli studenti. Così, nel 2020, all’arrivo della pandemia il mondo si è accorto di Jonix.

I dispositivi dell’azienda spin-off di HiRef sono infatti arrivati in tutti i continenti, con un particolare trend di mercato che ha visto una crescita forte nei Paesi dell’America Latina quali Messico, Perù, Cile, Colombia. E così NTP (Non Thermal Plasma), la moderna tecnologia, basata sul fenomeno della ionizzazione, utilizzata da Jonix, è entrata negli edifici di tutto il mondo.

«Siamo passati da 635mila euro di ricavi nel 2019 a 5,5 milioni nel 2020 – spiega Mantovan –. L’aspetto economico è ovviamente importante, ma più cruciale ancora è quello culturale: ora la sanificazione dell’aria viene riconosciuta unanimemente come elemento essenziale. Aver visto i prodotti Jonix in scuole, case di riposo, uffici pubblici, palestre, conferma la bontà della nostra scelta. Di aver cioè investito nell’aria pulita, e nelle tecnologie più moderne, già da anni».

jonix mauro mantovan

Tecnologia e Crisanti

A Jonix, come si è potuto forse già capire, non si sta fermi. Ecco allora lo studio ad hoc, a fine 2020, condotto dall’equipe del microbiologo Andrea Crisanti dell’Università di Padova: la sanitizzazione a plasma freddo funziona anche nell’eliminare le tracce di Coronavirus dall’aria.

«L’analisi del professor Crisanti ha confermato in test di laboratorio l’abbattimento della carica virale pari al 99,99% dopo solo 30 minuti di esposizione – spiega Mina Bustreo, direttrice marketing e comunicazione di Jonix –. Continueremo sulla strada intrapresa già dal primo giorno: ricerca di nuove soluzioni e tecnologie per migliorare, sempre, la qualità dell’aria che respiriamo negli ambienti chiusi». Il plasma freddo è l’ultimo ritrovato della tecnologia. Quello che, senza giri di parole, molti presunti concorrenti, che si sono buttati nella mischia non prima, ma durante la pandemia, non hanno. La differenza fra prevedere e vedere.

Plasma freddo

Come funziona il plasma freddo? È una forma evoluta di ionizzazione che garantisce ambienti decontaminati in modo continuativo, senza utilizzo né residui di sostanze chimiche. Così Jonix sanifica gli ambienti sfruttando le proprietà decontaminanti dell’aria quando è attivata dall’energia controllata, prodotta dagli speciali generatori brevettati. L’aria così attivata è composta da molecole “eccitate” che vanno ad attaccare sia le molecole inquinanti, disgregandole, che i microrganismi, provocando in loro danni strutturali e funzionali tali da renderli inattivi (azione biocida e virucida). In questo modo Jonix Non Thermal Plasma Technology elimina da aria e superfici una grande varietà di inquinanti come virus, batteri, muffe, allergeni, composti chimici volatili e ogni tipo di odore.

jonix mina bustreo

Comunicazione, la chiave della consistency

Raccontare Jonix, in epoca di pandemia, potrebbe sembrare facile, ma non lo è affatto. La diffusione del Covid-19 ha presto attirato, in un mercato molto tecnico e non ancora maturo, molti attori che hanno ben presto iniziato ad “alzare i toni” per rivendicare l’efficacia dei propri prodotti spesso mutuando tecnologie e metodologie utilizzate in altri ambiti.

Con il supporto di Blum, la strategia comunicativa di Jonix è invece stata tutta impostata– sposando la cultura aziendale dei suoi fondatori – sul racconto dei fatti e sulla coerenza con la storia e i valori aziendali. Intendendo per fatti i dati veri, verificati e verificabili, e per valori un contesto culturale aziendale da sempre volto alla ricerca di altissimo livello: dalla crescita economica alle assunzioni, dalla diffusione di mercato ai risvolti sociali della produzione, per arrivare, una volta acquisiti, ai dati di laboratorio. Una comunicazione che è fiducia e che ha fatto di una ex startup una bella realtà industriale.

 

Nelle foto: un dispositivo Jonix, Mauro Mantovan, Ad di HiRef e presidente di Jonix, e Mina Bustreo, direttrice marketing e comunicazione di Jonix

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