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Le parole di Blum per immaginare il 2024

La fine dell’anno porta con sé scadenze e consegne pressanti, ma anche la voglia di prendersi il tempo per la riflessione. Anche quest’anno abbiamo messo in esercizio l’immaginazione per guardare insieme al nuovo anno. Ecco le parole che abbiamo scelto per avvicinarci al 2024. Qui, per i più curiosi, quelle che avevamo scritto un anno fa. Buona lettura.

Accessibilità

Fino a poco tempo fa, l’intelligenza artificiale era un concetto estraneo alla vita quotidiana delle persone non esperte, distante e complessa. Oggi, invece, la sua fruizione è alla portata di tutti, con facilità e spesso senza costi significativi. Possiamo impiegarla per ottimizzare processi e servizi, adottando un approccio critico ed etico. Democratizzare l’accesso a uno strumento utile alla collettività rappresenta un gesto di massima inclusività. L’obiettivo ora è rendere tutto il mondo digitale accessibile a tutti e tutte, non solo dal punto di vista economico. È necessario riconsiderare la modalità di comunicare e sviluppare prodotti, affinché non siano più riservati a una ristretta cerchia di individui.
Carola Bravin

Accessibilità allo spazio fisico e allo spazio digitale, accessibilità alle informazioni. Una società accessibile è una società intelligente e inclusiva.
Mara Scotto

Comunità

Come si trasforma la frammentazione in forza?
Libro consigliato: Community. La struttura dell’appartenenza
Domenico Lanzilotta

Costruire

Una parola passata di moda, fuori dalla lista dei trending topic. Un termine impastato di malta, fatica e tanta serafica pazienza, che risuona un po’ ruvido all’orecchio. Un verbo da riscoprire per il 2024, assieme a quell’altro vocabolo “desueto” che comincia con la stessa sillaba – comunità.
Roberta Voltan

Efficienza

Penso che il 2024 sarà efficiente. L’efficienza permette di massimizzare i risultati riducendo al contempo l’utilizzo di risorse. Credo ci saranno novità soprattutto in termini di efficienza delle tecnologie avanzate e di sostenibilità per ridurre l’impatto ambientale. Personalmente, punto a rendermi ancora più efficiente e ottimizzare dove ci sarà necessità.
Beatrice Migliorato

Esattezza

Allenare l’esattezza perduta nel mare dell’infocrazia, come antidoto all’approssimazione e alla polarizzazione a buon mercato. Abbracciare la complessità e ritrovare “il demone della lucidità”.
Caterina Longo

Essere umani

La definizione “esseri umani” non ci identifica più nella società attuale, ciascuno deve evolvere per percepire in pieno il senso di responsabilità che abbiamo l’uno nei confronti dell’altra perché facciamo tutti parte di un’unica grande famiglia: la famiglia umana.
Erika Zaniolo

Gemini

In un anno l’intelligenza artificiale, da fenomeno virale, è diventata parte integrante delle nostre attività quotidiane. Ora Gemini di Google promette di riportarci sulla Luna…
Visita il sito di Gemini
Nicola Maioli

Integrazione

Come integrazione della e con l’intelligenza artificiale: un coinvolgimento – sempre più preponderante – in tantissimi aspetti, produttivi e non solo, della vita umana.
Viola Contursi

Intelligenza Artificiale

La tecnologia che aiuta l’essere umano, a patto che non ci si dimentichi di quella naturale (di intelligenza).
Enrico Albertini

Entro il 2030, l’AI trasformerà radicalmente 8 professioni su 10. Alcuni lavori scompariranno altri conosceranno una nuova era. Per surfare l’onda del cambiamento, è fondamentale formarsi. Upskilling e Reskilling non sono mai stati così centrali.
Silvia Pagliuca

IA Etica?

L’IA diventa sempre più sofisticata e pervasiva. Il 2024 potrebbe essere un punto di svolta per questa tecnologia, ormai matura per la diffusione di massa. Ci sarà sempre maggiore attenzione ai principi, alle linee guida e alle normative per affrontare potenziali pregiudizi, discriminazioni e implicazioni sociali. E per garantirne un accesso equo a tutti.
Stefano Campolo

Persone

Una delle domande fondamentali per qualsiasi innovazione è “A che serve?”. La domanda implicita è “A chi serve?”. Un progresso tecnologico sempre più rapido fa dimenticare facilmente che tutto ciò che facciamo dovrebbe servire a migliorarci la vita, in qualche modo. A noi persone. La finalità “sociale”, per le organizzazioni, le imprese, per chi produce, non è una finalità correlata. È l’unica vera finalità.
Roberto Rafaschieri

Phase-out

È la parola che la Cop28 di Dubai non ha avuto il coraggio di inserire nel suo documento finale: significa “eliminare gradualmente” i combustibili fossili dalle nostre economie. Gli è stato preferito un più sfumato “transitioning away” (“transitare fuori”); la direzione però è quella, ed è la più grande sfida di innovazione che ci attende.
Giulio Todescan

Pluralità

In ambito sociale, la pluralità rappresenta la varietà di prospettive, idee e culture all’interno di una comunità. Fondamentale per la coesione e la crescita, sa valorizzare le diverse identità, creando terreno fertile per lo scambio di idee, la comprensione reciproca e la costruzione di una società più inclusiva. Anche nel contesto dell’innovazione la pluralità è un motore fondamentale: un gruppo diversificato di individui con background, prospettive e competenze differenti favorisce la creazione di soluzioni più complete e innovative che rispondono a una gamma più ampia di esigenze e problemi. Promuovere, valorizzare e rispettare la pluralità genera una società più ricca e inclusiva e un’innovazione più dinamica e significativa.
Valeria Costa

Prompt

Sono molteplici i modelli di AI generativa disponibili sul mercato. Ora che l’Unione europea ha fissato le regole entro cui devono muoversi, non resta che imparare ad utilizzarli. E il prompt è l’arte, è il caso di dirlo, di interrogare l’intelligenza artificiale per ottenere i risultati desiderati.
Riccardo Saporiti

Reinventare

Che siate a capo di un team di 10 o di 1000 persone, reinventare il Sistema Operativo della vostra organizzazione (ovvero i principi e le pratiche che definiscono la vostra cultura) è la cosa più potente che potete fare. Perché le aziende sono organismi umani complessi che possono crescere solo con un approccio People Positive.
Libro consigliato: Brave New Work di Aaron Dignan. In una frase? Auto-gestione o fallimento.
Luca Barbieri

Reputazione

Le nuove sfide comunicative, i nodi da sciogliere e i ponti da costruire tra media, aziende e legali.
Libro consigliato: Litigation PR
Massimiliano Cortivo

Robotica

Un lavoro sempre più automatizzato. Algoritmi che rendono più efficienti. Neuralink pronta a testare i chip nel cervello umano. Un futuro da cyber umanità?
Alessandro Di Stefano

Spazio

L’aerospazio sarà sempre più un importante driver di crescita e di occupazione: lo abbiamo visto di recente a Seattle nell’evento “Primo. Innovare.” che abbiamo curato. Nei prossimi mesi una nuova legge nazionale stanzierà fondi ad hoc, e alcune regioni, tra cui Veneto e Puglia, hanno filiere in rapida ascesa. Non solo: la NASA ha annunciato una nuova missione verso la Luna. Nel 2024 torneremo ad appassionarci di esplorazioni e nuove frontiere dello spazio.
Andrea Fasulo

Virtual

Se già quest’anno abbiamo visto un pezzo di quello che il mondo virtuale e gli algoritmi riescono a fare, nel 2024 cominceremo a lasciar entrare il virtuale nel reale quotidiano senza più sottovalutarlo o snobbarlo. Parlo di intelligenza artificiale ma anche di pagamenti solo elettronici (basta cash), lavori più da remoto che in presenza, meno spostamenti non necessari e più tempo libero. Forse nel 2024 la mia generazione e le sue idee cominceranno a farsi avanti sul serio.
Alice Manfroi

Wellbeing

Il benessere che fa bene al business è quello finalizzato a creare una cultura del lavoro sana, positiva e appagante tramite l’ascolto, il feedback e l’esempio concreto. Si può iniziare a parlare di emozioni e di salute fisica e psicologica in azienda!
Libro consigliato: Wellbeing Revolution
Francesca Ponzecchi

Foto di Kajetan Sumila su Unsplash

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